Sta diventando monotono smentire Zeman.
E’ ormai risaputo che da quando l’allenatore boemo ha riacquistato visibilità, la caccia all’esclusiva intervista originale è diventata ordinaria amministrazione. Peccato che di “esclusiva” e di “originale” non ci sia nulla.
Zeman ripete le solite cose, perlomeno quando si fa capire, ed è addirittura capace di smentirsi da solo. Ultima solo in ordine cronologico, quell’intervista fatta a Giorgia Ferrajolo per Studio Sport, quando in diretta – in un servizio dedicato alla Roma di una decina di minuti (mah!) – ha punzecchiato ancora una volta Moggi. La reazione stavolta era rivolta alla dichiarazione dell’ex direttore generale della Juve circa “Zeman è un buon allenatore, ma si distrae spesso e perde l’essenza del calcio”.
Piccato, ha colto al balzo la palla gentilmente offerta da una giornalista che arma sempre l’arco prima dell’interviste a Stadio Sprint su Rai 2, ed ha risposto: “non so cosa sia l’essenza del calcio, ma se si tratta di doping o comprare gli arbitri allora io ne resto lontano”.
Tutto nel suo stile, se non fosse che prima di quella dichiarazione, in merito ad una precedente domanda circa gli scudetti della Juve, aveva dichiarato che “chi ha seguito un processo lo sa, ma la gente dimentica”. Ecco, esatto. Chi ha seguito lo sa.
Chi ha seguito sa che Moggi non ha comprato nessun arbitro, nè li ha chiusi negli spogliatoi, nè altro di quel fango che per anni è stato spacciato come verità assoluta. Ed ha ancora ragione quando dice che la gente dimentica, perchè evidentemente è il primo ad aver rimosso. Ed ha rimosso tante cose, anche i suoi esoneri.